IDROKINESITERAPIA
IDROKINESITERAPIA
RIABILITAZIONE IN ACQUA
L'idroterapia o riabilitazione in acqua sono entrate da pochi anni a far parte dei protocolli di Riabilitazione in campo ortopedico, neurologico, preventivo e sportivo; ha registrato un crescente consenso sia da parte di medici e fisioterapisti, sia da parte dei pazienti. Oggi, grazie anche ai suoi numerosi successi, possiamo finalmente affermare che tale forma di riabilitazione motoria è divenuta, a pieno titolo, parte integrante di molti percorsi riabilitativi. L'idroterapia è indicata sia come mezzo di preparazione fisica in vista dell'intervento chirurgico sia come efficace strumento riabilitativo nella fase di rieducazione post-operatoria. In quest'ultimo caso la riabilitazione in acqua inizia, solitamente, dopo la rimozione dei punti, rappresentando un trattamento importantissimo quando gli esercizi tradizionali sono controindicati. Anche se spesso i percorsi riabilitativi si limitano a far compiere al paziente esercizi molto simili a quelli che si eseguono in palestra, per impostare un corretto programma di riabilitazione in acqua bisogna conoscere alcuni princìpi molto importanti, come quello del galleggiamento, della viscosità e della pressione idrostatica.
RIABILITAZIONE IN ACQUA
La riabilitazione in acqua consiste nel fare svolgere al paziente vari esercizi, molte volte gli stessi che si eseguono in palestra, con il corpo parzialmente immerso nell'acqua. Dividendo tali esercizi in quattro grandi categorie possiamo parlare di esercitazioni mirate al miglioramento:
- del tono muscolare;
- della mobilità articolare e dell'equilibrio (esercizi di stretching, esercizi di mobilizzazione attiva/passivi, esercizi propriocettivi);
- recupero degli schemi motori (deambulazione/corsa in sospensione. pedalata, slanci, balzi ecc.);
- recupero del gesto sportivo (esercizi a catena cinetica chiusa in acqua poco profonda, balzi, skip, spostamenti laterali ecc.
CONTROINDICAZIONI
La riabilitazione e la terapia acquatica, come abbiamo visto, rappresentano l'attività ideale per molti soggetti. Tuttavia in alcuni casi le esercitazioni in acqua possono essere controindicate. E' il caso per esempio dei soggetti che soffrono di diabete avanzato, di cardiopatia ischemica (specie se la temperatura dell'acqua è troppo fredda), di febbre, di incontinenza, infezioni e micosi cutanee. In altre situazioni, per esempio per i pazienti che soffrono di osteoporosi non avanzata, è invece consigliabile mantenere le forme di esercizio tradizionali fuori dall'acqua. Per tutti questi motivi è buona regola sentire il parere di un medico prima di intraprendere un programma terapeutico in acqua.